martedì 27 luglio 2021

Mondo

 Io non ci credo, non ammetterò mai che un dolore o una malattia servano a qualcosa, è solo una consolazione moralistica, e comunque rinuncerei volentieri a questi famosi frutti della sofferenza. 

Non siamo nati per diventare saggi, ma per resistere, scampare, rubare un po’ di piacere a un mondo che non è stato fatto per noi.

Emanuele TreviDue viteromanzo vincitore del Premio Strega 2021

2 commenti:

Rodolfo. ha detto...

Partendo dal presupposto che tutti gli uomuni sono uguali, hanno la stessa dignità e devono essere trattati allo stesso modo, mi chiedo se c'è un creatore che non fa differenze come mai alcuni pur essendo delle brave persone, soffrono moralmente o fisicamente per tuta la vita
Co sono persone che vivono in salute fino a tarda età altri che non hanno una vita abbastanza felice. Ma purtroppo alcuni soffrono di dolori fisici invalidanti, dolori morali oppure muoiono giovani. Se un eventuale Dio ci ha creati tutti iguali e con gli stessi diritti e possibilità perché ha prodotto queste differemze? Tanto la vita un giorno o l'altro finirà per tutti, tanto valeva che fosse più giusta e meno discriminante.

Nome: gg ha detto...

Come sempre Rodolfo lascia un commento molto intelligente e "intrigante". Ovviamente io non ho una risposta ma immagino che i "credenti" giustificano tutto attraverso il sofisma: "E' un mistero della fede: Dio ha logiche che noi non possiamo capire".