giovedì 15 giugno 2023

L'evasione fiscale in Italia, i dati.

 L'evasione fiscale in Italia è un tema spinoso e "divisivo", ma (a mio avviso) meritevole di essere affrontato in modo "scientifico" ragionando sui numeri e su considerazioni il più possibile "sterili".

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I dati e le osservazioni sono tratti dalle seguenti fonti:

https://pagellapolitica.it/articoli/evasione-fiscale-meloni-banche-big-company

https://www.ilfoglio.it/economia/2023/05/30/news/colpevolissime-evasioni-le-parole-false-e-demagogiche-di-meloni-sul-pizzo-di-stato--5326597/

https://www.mef.gov.it/ministero/commissioni/rel_ev/index.html

https://www.ilpost.it/2023/05/30/evasori-fiscali-big-company-meloni/?homepagePosition=16

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In sintesi: chi evade DI PIU' (come ammontare totale) sono i lavoratori autonomi, ossia i liberi professionisti e i piccoli commercianti, attraverso la mancata fatturazione e l’omissione dello scontrino fiscale.

I dati dell’ultima relazione, che accompagna la Nadef del governo Meloni, mostrano che nel 2020 l’evasione Irpef da lavoro dipendente è di 3,8 miliardi, mentre l’evasione da lavoro autonomo e impresa di 28,3 miliardi. Sempre secondo la stessa relazione, la propensione all’evasione è del 2,4% per i dipendenti e del 69,7% per gli autonomi. La propensione all’evasione dell’Ires (l’Imposta sui REdditi delle Società) è del 24%, la pagano non solo le multinazionali, ma anche tantissime piccole imprese. 

Entrando nello specifico l'evasione fiscale si misura tramite il cosiddetto "tax gap", ossia la differenza tra quanto si stima che sarebbe dovuto e quanto realmente viene versato dai contribuenti. Gli ultimi dati disponibili fanno riferimento al 2020, quando il tax gap è stato di 89,8 miliardi di euro: 79 miliardi è la stima delle imposte evase (IRPEF, IVA, IRES e IRAP), mentre 10,8 miliardi sono i contributi non pagati, cioè quei pagamenti che servono per finanziare le pensioni e le prestazioni assistenziali come la malattia, il congedo parentale, ecc. 

Secondo esperti e commentatori di tutte le aree politiche, un’evasione dell’IRPEF e dell’IVA così alta da parte dei lavoratori autonomi è dovuta alla cosiddetta "evasione con consenso", che si ha quando fornitore e cliente decidono insieme di evadere l’imposta: in casi di questo tipo l’azienda o il professionista non emette fattura o scontrino, evitando così di pagarci l’IRPEF, e il cliente finale beneficia di uno sconto pari all’IVA che altrimenti avrebbe dovuto pagare.

Le grandi aziende (soggette all’IRES) hanno evaso o eluso, nel 2020, 9 miliardi. Per quanto il peso dell’evasione delle grandi aziende sia inferiore, è vero che utilizzano talvolta altri metodi per non pagare le tasse, o pagarne meno. Per esempio le grandi multinazionali spostano interi rami d’azienda o la sede legale in paesi con una fiscalità di vantaggio, come possono essere l’Irlanda, il Lussemburgo o i cosiddetti “paradisi fiscali”, come le isole Cayman e le Bermuda. In questo caso si parla non di evasione ma di elusione fiscale, ossia le leggi tributarie vengono aggirate e non violate.

In breve: è falso che l’evasione fiscale riguarda le multinazionali e non il piccolo commerciante. Anzi, è vero l’esatto contrario. E non perché le multinazionali siano oneste e i piccoli commercianti disonesti, o viceversa. Non c’entra nulla la morale. È che la possibilità di evadere è in genere inversamente proporzionale alla dimensione dell’impresa. È probabile che un piccolo negozio non emetta lo scontrino, mentre non accade mai in un supermercato della grande distribuzione. E questo non per una diversità “etica” degli operatori economici, ma perché nelle grandi imprese organizzate in modo impersonale la registrazione degli incassi è anche un processo di contabilità e controllo interno.

Nello specifico dell’evasione Iva, l’Italia ha un tax gap del 20,8%, simile alla Grecia (19,7%), mentre quello della Francia è all’8% e della Germania al 4,8%. Non è un caso che Italia e Grecia abbiano un tessuto produttivo con molte più pmi (piccole / medie imprese) e più evasione Iva, mentre Francia e Germania abbiano molte più big company e meno evasione Iva.

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Questi sono i dati: la mia considerazione (e non solo mia) è che la massa dei piccoli commercianti e autonomi vota, in buona maggioranza "a destra", mentre le big company no, quindi la politica di questo governo (e di quasi tutti dal dopoguerra).....