giovedì 23 gennaio 2025
I Padri della Chiesa e le donne
mercoledì 22 gennaio 2025
Abusi sessuali nella Chiesa Cattolica
Durante la conferenza stampa sull’aereo che lo riportava a Roma, il 29 settembre 2024, il Papa ribadì la sua politica di tolleranza zero sugli abusi sessuali nella Chiesa Cattolica. Il Santo Padre dichiarò il suo sdegno e affermò che la Chiesa era comunque responsabile soltanto del 3% di tutti gli abusi sessuali commessi. Prendiamo per buono questo dato (che è comunque di parte).
È un errore CLAMOROSO di proporzione.
Vediamo perché. Sono circa 400.000 i preti nel mondo. Gli uomini adulti sono circa 2,4 miliardi. Gli uomini adulti, escluso il clero, sono 2399 milioni circa.
Il clero rappresenta quindi lo 0,00017% circa della popolazione dei maschi adulti. Cioè IL 3% DEGLI ABUSI SAREBBE COMMESSO DALLO 0,00017% DEL CAMPIONE.
Ne deriva che
la probabilità che un abuso sessuale venga perpetrato
DA UN PRETE E' 176 VOLTE SUPERIORE
alla probabilità che l’abusante sia una persona non appartenente al clero.
https://www.queryonline.it/2024/10/27/lerrore-matematico-del-papa-quando-parla-di-abusi-sessuali-nella-chiesa/
---------------------------------------------
No comment...
Testi sacri
"Se un giorno la civiltà umana dovesse collassare e ridursi ad uno stato primitivo e primordiale per poi risorgere, i libri di matematica, fisica e scienze sarebbero uguali a quelli di adesso, mentre i testi sacri sarebbero tutti completamente diversi".
Ricky Gervais
https://www.ilpost.it/2024/10/29/libro-baddiel-dio-prefazione-sofri/
------------------------------------------------------------------------
Cosa dire? Mi sembra del tutto evidente.
Lo scetticismo scientifico
Lo scetticismo scientifico propugna i metodi delle scienze come sistema migliore per studiare tutte quelle affermazioni che mancano di evidenza empirica.
Chi vi aderisce:
1. mette in discussione le affermazioni controverse che vengono dagli stessi addetti ai lavori delle scienze (la scienza non è la vacca sacra dello scettico, anzi, è il soggetto primo della sua critica);
2. di norma studia, analizza, testa e decostruisce le pseudoscienze e tutto ciò che gli sta intorno.
Lo scetticismo scientifico non è teorico, ma fenomenologico.
Lo scettico può assumere due posizioni diverse nei confronti della religione:
1. una esplicitamente antireligiosa, e in sostanza atea,
2. quella che propone l’indifferenza verso le fedi personali, limitando il campo d’azione a manifestazioni e fenomeni esaminabili in maniera empirica (il “miracolo” del guarito al santuario, la statua sacra che trasuda, lo stato alterato di coscienza di chi si dice in rapporto col soprannaturale, e così via). Questa è, da molto tempo, la linea del CICAP.
https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=1801403
-----------------------------------
Ho fatto la sintesi dell'articolo, spero di non aver travisato il senso.
giovedì 16 gennaio 2025
La religione riflette la cultura
Che cosa dice sulla validità delle affermazioni religiose il fatto che le persone assumono tipicamente la religione della propria cultura?
Quando qualcuno ha una visione religiosa, essa manifesta elementi della sua religione: gli indù non hanno visioni di Maria o di Gesù e i cristiani non hanno visioni di Ganesh o di Shiva.
Molti musulmani hanno cambiato la propria visione del mondo, e lo stesso vale per il cristianesimo o per qualsiasi altra religione. Tuttavia c'è una forte correlazione tra cultura e fede. Se i cristiani negano che la correlazione tra educazione e credenza da adulti significhi qualcosa, resta solo da spiegare perché 26 Paesi sono musulmani per oltre il 95%.
Se gli atei sono cresciuti in ambienti atei, le loro conclusioni sulla religione sono altrettanto sospette di quelle del cristiano cresciuto in un ambiente cristiano? No, perché non c’è simmetria.
I bambini cresciuti in un ambiente privo di religione di solito non sono atei perché gli è stato insegnato a esserlo, bensì perché non gli è stato insegnato a essere religiosi.
Al contrario, i cristiani possono diventare tali solo perché gli è stato insegnato a esserlo. Se si eliminassero la tradizione e i libri religiosi, il cristianesimo scomparirebbe. Non c’è conoscenza oggettiva da cui partire per ricostruirlo.
La religione è come la lingua. Parlate la vostra lingua madre perché siete stati immersi in essa durante la crescita. Non avete valutato tutte le lingue del mondo prima di scegliere la migliore: faceva semplicemente parte dell’ambiente.
La lingua, i costumi, la moda e il cibo tradizionale non sono valutati su una scala di correttezza/scorrettezza. La lingua inglese non è più giusto del francese o del cinese o del farsi: è solo ciò a cui alcune persone sono abituate. Negli Stati Uniti si parla inglese. Non tutti, ovviamente, ma la maggior parte. E negli Stati Uniti si è cristiani. Non tutti, ovviamente, ma la maggior parte. Non c’è alcun giudizio di valore dietro nessuno dei due. La religione e la lingua sono semplicemente proprietà della società.
I cristiani non sono cristiani perché il cristianesimo è vero, ma perché sono nati in un ambiente cristiano. Il cristianesimo è solo un tratto culturale.
Bob Seidensticker
https://www.leternoassente.com/?page_id=6919
----------------------------------------------------
Non vedo come si possa essere in disaccordo!
giovedì 9 gennaio 2025
Einstein
Quanto segue è una storiella quasi certamente scherzosa.
Nel 1919 Einstein non era conosciuto di persona e negli USA Einstein era chiamato continuamente a tenere conferenze e veniva sballottato da un’università a un’altra. Ma Einstein non imparò mai a guidare e gli fu affiancato un autista, Harry. Sebbene Harry non conoscesse la fisica, ascoltava assorto ogni conferenza dalle ultime file.
Un giorno, mentre era in viaggio, Einstein disse di essere stanco di tenere continue dissertazioni in pubblico. Harry rispose: “Professor Einstein, ho ascoltato la sua lezione un centinaio di volte e, anche se non ci capisco niente, sono sicuro di poterla ripetere parola per parola”. All’inizio titubante, il padre della Teoria della Relatività realizzò che nessuno in quell’università lo aveva mai visto e decise di accettare la proposta.
Arrivati nel luogo della conferenza, Einstein si accomodò negli ultimi posti e Harry salì in cattedra. Nel frattempo, un professore si era vantato di essere uno dei maggiori esperti della Relatività non vedeva l’ora di porre alcune domande.
Harry fu magistrale nell’interpretazione, nessuno si era accorto di niente e la lezione passò via tranquilla. Giunti al termine, dal pubblico il professore presuntuoso alzò la mano e formulò una domanda insidiosa, con l’intenzione di mettere in mostra la sua competenza sull’argomento. Harry sussultò un attimo, ma poi si riprese e disse:
“Lei è un bravo studioso ma non riesco a immaginare che qualcuno possa formulare una domanda così semplice. In effetti è talmente tanto semplice che lascerò che sia il mio autista, seduto là in fondo, a rispondere al mio posto!”.