martedì 19 agosto 2025

Opinioni

 "Se un'opinione contraria alla tua ti fa arrabbiare, è segno che, inconsciamente, sei consapevole di non avere alcuna buona ragione per pensare come fai.

Se qualcuno afferma che due più due fa cinque, o che l'Islanda si trova sull'equatore, dovresti provare compassione piuttosto che rabbia, a meno che tu non conosca così poco l'aritmetica o la geografia da lasciare che la sua opinione metta in dubbio la tua convinzione contraria.

Le controversie più accese riguardano sempre questioni su cui non esistono prove certe di alcun tipo. La persecuzione viene usata in teologia, non in aritmetica, perché nell'aritmetica c'è conoscenza, mentre nella teologia c'è solo opinione. Dunque, ogni volta che ti accorgi di arrabbiarti per una differenza di opinioni, fai attenzione: cerca di scoprire se la tua convinzione va oltre ciò che l’evidenza può giustificare."

Bertrand Russell

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Cosa dire? 

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Per non risultare anonimo dichiaro il mio nome Carra' Rodolfo,zRussel diceva bene e condivido totalmente la sua linea di pensiero,tuttavia arrendersi all'evidenza non vuol dire non aver fiducia nelle proprie capacità,era un evidenza anche il sistema Tolemaico o il fatto che i chirurghi nell'800 prima di operare non si l'avevano le mani.
Ciò che è un'esigenza oggi può non esserlo do.ani infatti la scienza è per fortuna falsificazione.

Nome: gg ha detto...

Quello che fa la differenza, secondo me, è "affidarsi" ai FATTI e da questi ricavare ragionando le opinioni. Se i fatti vengono approfonditi ed emerge una situazione diversa occorre avere la "modestia" di cambiare opinione.

Anonimo ha detto...

In certi settori i fatti vanno comprovati con prove sperimentali.
In aerodinamica, ad esempio,il comportamento di certe strutture va testato su modelli in sc1:1 che vanno sottoposti a tutti gli sforzi dinamici che dovranno sopportare durante il loro utilizzo e inoltre avranno una vita operativa limitata dalla fatica dei materiali.
Molti non sanno che in turbolenza le ali di un aereo di grosse dimensioni si possono flettere anche di qualche metro.
Sono costruite per poter resistere a questo tipo di sollecitazioni dinamiche e sono state sottoposte sperimentalmente in appositi hangar usando ali reali , non modellini, a sforzi di esercizio.
Nessun costruttore aeronautico che si rispetti ha costruito prototipi d'aereo da testare in volo senza aver effettuato queste prove e usando solo modellini per le prove di sollecitazione dinamica.
Per certi tipi di strutture la flessione anche di pochi metri in regime di sollecitazioni dinamiche causa l'inutilità pratica della stessa.
Questo per far capire che teoricamente può funzionare qualsiasi cosa ,ma prima va testata su parti reali in scala 1:1.

Anonimo ha detto...

Per certi tipi di strutture i fatti non esistono,ci sono solo teorie,matematicamente corrette ma teorie,i fatti ci saranno a struttura realizzata e non si può neanche fare riferimento ad opere simili già realizzate se l'opera da realizzare è di una scala di grandezze maggiore.
Carra' Rodolfo.

Nome: gg ha detto...

Nel caso di opere ingegneristiche civili il concetto è corretto ma, per fortuna, esistono approcci teorici, analitici e concettuali ampiamente validati, totalmente affidabili ed estendibili ad opere di maggiore grandezza e/o complessità. Se così non fosse non verrebbero mai realizzate opere (grattacieli, ponti, ecc.) via via più alte, lunghe, pesanti, ecc.!

Anonimo ha detto...

Ci sono limiti strutturali legati ai limiti della fisica dei materiali che sono invalicabili,non si può costruire opere di dimensioni sempre più grandi senza aver testato prima i materiali in condizioni di fatica.
Le fasi elastica,plastica ,di snervamento e rottura vanno fatte per forza con test ponendo materiali reali sotto sforzo.
Inoltre la stabilità geologica di un sito soggetto a vulcanesimo e terremoti e condizione indispensabile per realizzarvi macrostrutture.
In alcuni siti vengono poste intere costruzioni su martinetti idraulici e vengono testate su movimenti telluruci sossultori che ondulatori.
Nelle macrostrutture il vento ,nonostante tutti i calcoli,può deformare elasticamente parti di struttura tale da renderla inutilizzabile per un certo lasso di tempo una struttura per essere efficiente deve essere utilizzabile per 365 giorni all'anno.