Domanda: Perché la scienza, la statistica e la memoria oggi vengono messe in discussione o denigrate per finalità comunicative / propagandistiche / ideologiche? Come mai hanno perso "autorità"?
R: Potremmo rispondere, con una battuta: perché sono difficili. Perché è più semplice sostituire degli slogan, delle semplificazioni infantili a dei ragionamenti complessi. Questa dell'ipersemplificazione è la domanda sociale prevalente.
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Domanda: Come funzionano le fake news nella manipolazione emotiva dell'opinione pubblica? Pare che, anche quando la notizia viene clamorosamente sbugiardata, sortisce comunque l'effetto sperato.
R: Dato che la menzogna è vecchia quanto l'uomo potremmo essere portati a considerare che le fake news non rappresentino un fenomeno nuovo.
Tutti noi abbiamo letto sui giornali come hacker di alcune nazioni abbiano operato su larga scala sui social e media di altre nazioni per influenzare i risultati delle elezioni [non solo nei regimi dittatoriali]. Gli studi scientifici indicano che la ripetizione di una notizia, anche falsa, finisce per renderla credibile e porta ad accettarla. Questo spiega la ripetitività talora ossessiva di certa pubblicità, così come una campagna elettorale basata su slogan e frasi denigratorie verso l'avversario brevi e ripetute in continuazione.
Il cosiddetto “analfabetismo funzionale” secondo il quale il 30-40% della popolazione pur sapendo leggere e scrivere non comprende frasi complesse e troppo lunghe, naturalmente favorisce certi approcci e scelte non etiche. Lo si è visto negli USA, negli Stati rurali a più basso livello di scolarizzazione rispetto alle grandi metropoli. La logica (che guida da una parte la comunicazione e dall'altra la scelta) sia di un prodotto come di un candidato è spesso purtroppo opportunistica.
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Domanda: Qual è il ruolo dei social media e dell'intelligenza artificiale nella produzione di contenuti e notizie che non hanno la verità come faro?
R: Oggi si parla di post-umanesimo e di era digitale a indicare che i media e l'intelligenza artificiale svolgono un ruolo fondamentale sul piano esistenziale, sociale, economico e politico. Ci si è resi conto dell'effetto devastante che questo può produrre a medio e lungo termine e che è necessario cercare di normare al più presto. Ma in molti casi non vi è rispetto per alcun principio etico. Si ricorderà che Trump venne escluso da tweeter perché oltre il 50 per cento dei suoi messaggi conteneva informazioni palesemente false. Poi il problema venne risolto da Elon Musk con un'operazione (acquisto di Twitter e il lancio della nuova piattaforma X) giudicata tra le più improduttive della storia (perse quasi l’80% del suo valore); questo a una prima valutazione, perché a lungo termine sia lui che Trump hanno notevolmente incrementato il loro patrimonio (nel caso di Trump è raddoppiato).
Il tempo della “verità irrilevante” è il tempo della “religione del capitale”, per usare la definizione di Walter Benjamin. Si tratta del passaggio dall’imprenditoria privata come strumento utile per il raggiungimento di un maggior benessere individuale e collettivo, dunque come uno dei diversi regolatori sociali, alla pretesa del capitalismo postmoderno di esercitare una dominazione globale, di carattere fascinoso, seduttivo, sulla totalità della personalità: si potrebbe parlare di una colonizzazione dell'anima.
Comunicare il vero e il falso. La comunicazione oggi tra mondo digitale, etica
e neuroscienze, Mimesis, Milano 2024.
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Molto interessante!
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