Attacco al governo e alla Germania: «In Italia regime di estorsione fiscale».
Questo è l'incipit di uno degli interventi dell'On. Berlusconi ieri 28-10-2012.
Ora un paio di commenti sulle parole usate:
1. estorsione. Secondo i dizionari che ho consultato significa: "reato di chi, con violenza o minaccia, costringe uno o più terzi a fare o ad omettere qualche cosa traendone un ingiusto profitto con altrui danno. Il reato è punito dall'art. 629 del Codice Penale." (Da Wikipedia). Oppure: "Reato commesso da chi con violenza o minaccia costringe qualcuno a una distrazione patrimoniale allo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, con altrui danno" (http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/estorsione.aspx?idD=1&Query=estorsione).
Le parole evidenziate in neretto sono mie.
E' del tutto evidente (secondo me) che l'On. Berlusconi ha esasperato in maniera (completamente) impropria il concetto a fini meramente politici. Normale dialettica? A mio avviso no. Un personaggio dell'importanza dell'ex Presidente del Consiglio, mediaticamente così seguito e le cui parole sono riportate e amplificate al massimo non dovrebbe usarle. O essere chiamato a giustificarle in modo puntuale.
2. Parrebbe, leggendo il titolo, che le parole siano riportate testualmente (sono tra virgolette). Se fosse vero la cosa sarebbe ancora più grave essendo il ragionamento semplice e molto esplicito e, anche se estrapolato dal contesto, netto. Questo è importante perché molto spesso i politici, ma anche altre categorie di "comunicatori", rettificano (giustamente) le parole riportate dai mass-media appellandosi al "contesto" e alla estrapolazione di poche parole o frasi dal discorso generale. Non mi pare questo il caso a meno che il "Corriere della Sera" abbia riportato malamente quanto affermato dall'uomo politico. In effetti l'autorevolezza dei nostri mezzi di informazione è veramente bassa, in generale.
Ancora una volta: le parole, il loro significato e il loro uso.
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